mercoledì 13 agosto 2008

Dopo uno studio approfondito svolto su strade, parchi, spiagge, bar e a feste varie, Villard D'Honnecourt sostiene di aver avuto la conferma ad una sua bizzarra teoria, che da tempo lo turba: il genere maschile mi guarda. Ora, conoscendo il genere maschile, io continuo a ribattere che i maschietti guardano per codice genetico tutte le ragazze, o parte di esse, che capitano a tiro, ma lui no; imperterrito e sconcertato teme che lo sguardo seducente di un ipotetico principe azzurro mascherato da macho palestrato possa conquistarmi. Poi ieri al Cafè della Stazione a Parma succede l'irreparabile:
Villard D'Honnecourt si alza dal tavolo per ordinare due caffè, fa la fila alla cassa, poi va dall'altra parte del bancone per prenderli. Nel frattempo un ragazzo si avvicina al nostro tavolo e mi dice: " ciao! è? libero? posso sedermi!?" Con una faccia tra lo stupito e il divertito gli dico di no, che il posto è giò occupato.
Quando Villard D'Honnecourt torna coi caffè, non posso che ridere e raccontare l'accaduto.
Villard D'Honnecourt deve partire per la Spagna e la situazione è grave. Le soluzioni vagliate sono due:
1) comperarmi un guinzaglio antipulci coi sensori, che quando sente avvicinarsi testosterone che non rientra nel database, spara proiettili in gomma
2) chiudermi in una valigia e spedirmi in Spagna con lui, dove potrà starmi vicino per attaccare poi potenziali latin lover.
Ovvio che non posso portare un collare da cani.