venerdì 25 maggio 2007
venerdì 18 maggio 2007
A: ciao Old!!
O:eih amour!
A:allora bla bla bla..
O:si si bla bla bla e bla
A:mhmh bla bla bla
O:e poi bla e bla
Questo per quasi dieci minuti, tutti tranquilli, le solite chiacchiere giornaliere....e poi:
O: amour senti..ti posso chiamare tra un pochino?
A:va bene! ma perchè?ti devi sedere sulla tazza?
O: eh..no..veramente ci sono già sulla tazza!!
A: MA CHE SCEMO! E PERCHE' MI HAI RISPOSTO??ti chiamavo dopo no??..ma guarda che sei BUFFO!!
O:eh no..ma ti volevo rispondere..quindi ho rimandato!!
A: O.o
giovedì 10 maggio 2007
"
Da qualche tempo passo il sabato sera lavorando nel ristorante dove già avevo lavorato due estati fa. Tre settimane fa M. ha deciso di mettere una radio nella sala piccola, e questa non è una brutta idea, anzi.
Ora, per gusti tutt'altro che personali, siamo sintonizzati su una certa radio il cui nome comincia per S. Con mio gran stupore il primo sabato passano tutte canzoni degne di nota: Dire Straits, Doobie Brothers, Bob Marley...
Poi un altro sabato, un'altra "ora d'amore con Suba-si-ooooo"... La sera non scorre mai, quasi nessuno in sala.
Penso: "Fortuna la radio, se no..."
En l'avessa mai dett'.
Arriva la richiesta di una dolce ragazza e le mie povere e piccole orecchie sono costrette a sorbirsi Gigi D'Alessio con la solita monotonia di tutte le sue canzoni terribilmente uguali.
Prego il Signore di provocare una bella interferenza.Niente.
Pazienza, finirà prima o poi...
Pubblicità. Riparte la musica.
E' evidente che qualcuno vuole rovinarmi la serata perchè subito Laura Pausini dà prova delle sue NON doti canore esibendosi con un testo che non è neanche suo (Le mie scuse a Bersani).
Tento di calmare i miei nervi già duramente provati, ma non so ancora che la situazione è destinata a peggiorare di decibel in decibel.
Due parole della speaker e poi l'Inferno: ancora
E per citare un saggio proverbio, “al peggio non c'è mai fine” ; gingolino in note. Rullo di tamburi: Gigi D'Alessio e
Le mie budella si contorcono dallo schifo.
Sabato e domenica successive peggio che peggio: un melange dei sopracitati con aggiunta di Carboni e canzoni italiane trascurabilissime del primo dopoguerra.
Eh... se Marconi avesse saputo... povero cristo!
Una coltellata in mezzo alle scapole mi avrebbe dato meno fastidio.
Ma va bene anche così.
Perchè...