giovedì 25 settembre 2008

Sogni

Questa notte ho fatto sogni tormentati, tristi, dove succedevano cose brutte: mia mamma era irrimediabilmente arrabbiata con me per qualcosa che non avevo fatto e non faceva altro che urlarmi contro. Mio babbo continuava a fare cose così idiote, che al confronto nella realtà è la persona più sobria e anti-stupidaggine del mondo.
Ad un certo punto entro in cucina, lui va verso i fornelli, accende quello più grande e comincia a passarci sopra i capelli che subito si infiammano. Io spaventatissima prendo una bottiglia d'acqua e gliela scolo sulla testa e gli dico con le lacrime agli occhi: "ma cosa cazzo fai?? sei diventato scemo del tutto?!?" e lui: "ma no! è solo che questo metodo è più veloce, non ho voglia di andarmeli a tagliare" .
Sbigottita continuo a insultarlo, con un peso sullo stomaco enorme, gli dico piagnucolando che è pazzo, non può fare così, gli dico che così mi fa preoccupare, che così finirà per farsi male, ma nulla. Lui ridacchia e continua a dire, "ma no tranquilla, è solo più veloce" .

Ideone

Proprio di fianco al palazzo dove vivo ora, qui a Parma, fino alla settimana scorsa c'era una lavanderia. Invece adesso al posto della lavanderia, apriranno un nuovo studio tattoo.
Ora, io capisco che quando si apre una nuova attività si cerca sempre di darle un nome originale, MA secondo voi, si può chiamare uno studio del genere "LO SQUAMIFICIO"!?!?!?
Io proprio non capisco.

sabato 20 settembre 2008

C'ho un attimo di ispirazione, un pc e una connessione in prestito, quasi quasi vi aggiorno!
Oh bene.
Cominciamo con la Spagna.
Inanzitutto, ho viaggiato su un comodo sedile invece che dentro una valigia. E non è poco. Ho mangiato una deliziosa paella DOC con tanto di granchietti sguazzanti, ho parlato in italiano con due cani spagnoli che però vedendo che avevo taaaanto cibo in mano mi hanno capita al volo. Ho riscoperto il ghiacciolo della mia infanzia, che quando l'ho visto mi sono quasi messa a piangere: adesso si chiama "Twister" prodotto da Algida, non mi ricordo come si chiamava prima, ma è quello slurposo bastoncino col ghiacciolo a cubetti, uno rosa e uno giallo, uno rosa e uno giallo, uno rosa e uno giallo..colta da tanta emozione, arrivata a metà bastoncino mi è caduto per terra, sulla sabbia e mentre lo guardavo tutta triste è passato un bimbo con lo stesso gelato e un sorrisone felice e per un attimo ho pensato di spingerlo per terra e rubarglielo. Ho visto i fuochi d'artificio che invece di salire in alto restavano vicino a terra, e facevano solo luce e tanto fumo, che Carlos ha detto che sembrava di essere a Beirut. Ho fatto il rally quasi tutti i giorni sulla terra rossa con la macchina bianca di nonna Miki, poi però sono arrivati Irene ed Enrico con la Volvo nera e ci hanno salvati.
Siamo andati in un locale che è  sotto il circo romano, cioè è proprio in una sala del circo, ma non saprei dire se era un pub per gladiatori al tempo ecco.
Poi Enrico, quello che scrive a Polis e cucina da dio, ha preparato la mousse di cioccolato con sopra uno strato di panna montata e scaglie di cioccolato fondente così buona che ce la siamo finita in un baleno.
E una mattina a colazione ha pure fatto una magia: solo tenendolo in mano, ha fatto esplodere un bicchiere, letteralmente esplodere. Non abbiamo capito come cavolo abbia fatto il bicchiere ad autodistruggersi, ma se Enrico non avesse avuto gli occhiali addio occhi.
Poi c'è stata la lotta greco romana maschile sulla spiaggia, in mezzo a tanti culi nudi ( non i nostri però), perchè gli spagnoli non si fanno troppi problemi a stare in spiaggia come mamma li ha fatti.
Poi c'è stata anche la gara di salto in lungo, ma qualcuno si è fatto male e allora gara sospesa.
E poi all'aeroporto di Girona, in fila per il check-in, due cagoni fighetti tutti firmati dalle unghie dei piedi ai peli delle orecchie hanno osato prenderci in giro per le nostre normalissime valige a cui però mancava la firma. Questi due cagoni poi erano proprio dietro di noi e dicevano tra loro dopo averne dette di tutti i colori: "ma saranno italiani!?" ehgià signorina, siamo proprio italiani e con un udito impeccabile!! La prossima volta le chiedo un pennarello e la firma sulla valigia la faccio lì davanti. Oh. Che a noi non ci si dice che abbiamo la valigia brutta. E poi, fai tanto il fighetto poi ti prendi il volo RyanAir da comune mortale?? Indubbiamente una grossa caduta di stile.

E per ora non mi ricordo altro di particolarmente particolare, però se mi viene in mente lo scrivo subito.