venerdì 31 ottobre 2008

La biblioteca Palatina di Parma è davvero un luogo suggestivo, addossati alle quattro pareti, scaffali enormi, pieni di libri fino al soffitto. E' l'ideale per studiare per quanto è silenziosa, tanto che la prima volta che ci sono andata ho avuto come l'impressione che se mi fosse caduta una matita a terra, mi avrebbero subito annientata.. . Su ogni tavolo ci sono due lampade, che apparentemente non hanno interruttore. Per trovarlo mi sono dovuta inginocchiare, quasi fin sotto la tavola perchè l'interrutore sta là sotto e non è indicato da nessuna parte. Cosa che mi è sembrata strana, dato che sulla all'interno della porta del bagno c'è un cartello con scritto:


Per uscire : 1) girare la chiave  2) abbassare la maniglia  ...


 

venerdì 24 ottobre 2008

Ieri facevo due passi in centro con mio fratello, che mi ha concesso quasi due ore del suo prezioso tempo. Sulla via del ritorno:
A: Jac, secondo te quella catena è ancora buona?
J: certo
A: Ah! allora perchè non la raccogli?
J: perchè comunque non avrei la chiave per riaprirla
A: ah già..non ci avevo pensato..
J: ecco vedi..è questa la sottile differenza tra me e te.

Lapidario, cinico e osservatore, Jacopo non dice mai una parola più del dovuto, interviene solo se ne vale la pena, ma quando esprime un'opinione è sempre talmente pensata e precisa che risulta immpossibile controbattere. Ma a noi ci piace così.

lunedì 20 ottobre 2008

Villard D'Honnecourt sabato pomeriggio è tornato a casa, e sarebbe dovuto tornare a Pavma domenica sera. Sarebbe appunto. Domenica mattina verso l'ora di pranzo mi telefona.
VDH: Uffi..sto facendo due passi e non so che mangiare a pranzo..
A: beh, dai, vedi cosa c'è in frigo!
VDH: non c'è nulla! ci sono solo i quattrosaltiinpadellafindus ma non li voglio..
A: allora inventati qualcosa e cucina tu!
VDH: nu, voglio andare al ristorante.
A: al ristorante? dai, magari ci andiamo la prossima settimana insieme, per oggi resisti!
DLIN DLON
A: aspetta un attimo che hanno suonato alla porta. Chissà chi sarà a quest'ora!?
VDH: ...eh, indovina. CLICK.
VDH ha riagganciato. Apro la porta con sospetto ed eccolo! Nascosto dietro ad un bellissimo mazzo di fiori color lillà!
Mi vengono gli occhioni lucidi e comincio a saltellare per la l'inaspettata e fantastica sorpresa!
VDH: Dai su! Preparati che ti porto al ristorante!
Gongolo un po' per casa mostrando a tutte le coinquiline i fiori, mi preparo e poi ci gustiamo un delizioso pranzo,in un delizioso ristorante in centro! (E io avevo pure progettato di mangiare un misero minestrone..tsè!)

L'Uomo Panico

Villard D'Honnecourt in realtà è l'uomo Panico. Villard D'Honnecourt è solo un nome di copertura.
Villard D'Honnecourt, teme sempre di aver perso porafoglio, cellulare e chiavi; per esempio, si toglie il portafoglio dalla tasca dei jeans per stare più comodo a sedere, poi quando si alza e sente che manca qualcosa va nel panico più totale. Comincia a toccare freneticamente ogni tasca di giacca e pantaloni fino a quando realizza che ha solo appoggiato il tutto sulla tavola.

L'uomo Panico giorni fa è andato in banca, quindi ha lasciato chiavi e cellulare nell'apposita cassettina all'ingresso ed è entrato. Fa ciò che deve fare, poi prima di allontanarsi dallo sportello, la paura si palesa sul suo volto. Inizia la frenetica  opera di tastaggio tasche.
VDH (rivolto alla signorina della banca): "Mi hanno rubato il cellulare!!!"
S: "..come prego?"
VDH: "mi hanno rubato il cellulare! e anche le chiavi!!"
S: "ma è sicuro di quello che dice? perchè siamo dentro ad una banca, è difficile che le abbiano rubato   qualcosa! E poi, vedo che lei ha chiave della cassettina in mano, non è che ha lasciato tutto fuori?"
VDH (nel più totale imbarazzo): "ah si, probabilmente ha ragione. Arrivederci."

Ora, io sono una persona che alla minima risata rischia di farsi pipì addosso, ma vi giuro che questa volta, la crisi di risate da lacrimoni (e pipì) era davvero giustificata.

Telecom Italia

Il tecnico Telecom, questa settimana è venuto per farci l'allaccio della linea telefonica, così finalmente anche noi avremo internet a casa.
Solo che la Telecom gli ha dato un numero che non corrispondeva alla zona in cui abitiamo e quindi se ne è andato senza nulla di fatto.
Ieri l'operatrice Teledue mi contatta per spiegarmi il da farsi e io poi richiamo la Telecom per evitare ulteriori intoppi.
Digito il 187.
La voce elettronica parte: "telecom italia, servizio gratuito [...] per informazioni su abbonamenti internet, costi e simili digiti 1, per il servizio telefoniaX digiti 2, per il servizio telefoniaY digiti 3,per il servizio di telefoniaZ digiti 4, per tornare al menù principale digiti 8".
Mi sono già persa, digito 1.
VE: "per info su costi digiti 1, per info su abbonamenti aziendali di tipoX digiti 2, per info su abbonamenti aziendali di tipoY digiti 5, per info su abbonamenti privati digiti 7, (e così via e via dicendo)"
Sconcertata premo un altro tasto a caso, poi un altro e un altro ancora.
Finalmente la gentile voce elettronica mi dice che al massimo in quattro minuti mi metterà in contatto con un operatore. Nel frattempo mi parla ancora dei servizi magici che può offrirmi e il mio sopracciglio destro inizia a dare seri segni di squilibrio.
Poi d'improvviso l'operatrice: "Salve, come posso aiutarla?"
A: "Salve, senta io avrei una domanda semplicissima ma con tutta quella trafila di tasti da premere mi sono persa.."
O: "Attenda in linea reindirizzo la chiamata"
Click. Riparte la voce registrata per altri quattro minuti. Quando avevo ormai perso ogni speranza la signorina del reparto "domande idiote" mi risponde.
A: "salve, senta io.."
O:"pronto? pronto?? signora non la sento!!"
Panico.
A:"aspetti, mi sposto un po'! adesso mi sente?? pronto?? pronto?? PRONTO!!!!!"
CLICK.
L'operatrice riaggancia.30 minuti buttati nel cesso e una crisi di nervi incipiente.

Per le leggi di Murphy, se una sera decididi metterti un vestito invece dei soliti jeans e trovi un paio di calze perfette, che ti stanno a pennello e non ti danno nemmeno fastidio, allora quattro secondi dopo averle indossate, quelle calze si romperanno irrimediabilmente.

mercoledì 15 ottobre 2008

Comprare soldi

Conversazione tra nonna Elena e Giole, nipotino di anni 4. Prima di fare la spesa:


N: Gioele, mentre la nonna si prepara, vedi se nel portafoglio ci sono abbastanza soldi
G: ..no nonna, non bastano, c'è solo un soldo di carta!
N: (controlla, ci sono 20 euro), si si Gioele, bastano, dobbiamo prendere solo il pane!
Gioele si allontana pensieroso.
G ..nonna ma..se non hai abbastanza soldi, perchè non li comperi?
N: tesoro, ma i soldi non si possono comperare!
G: massì nonna! basta che vai alla banca, che li ce ne hanno tanti, poi devi solo mettere un pezzo di plastica quadrato nello spazio nel muro e dopo ti danno tutti i soldi d carta che vuoi!!

Cacca di lupo

A tavola domenica scorsa a casa di mia nonna, Gioele seduto al mio fianco, mi si avvicina con aria estremamente felice, si sta slurpando tutta la crema al cioccolato di un pasticcino,con cura certosina:


G: aaah Mimmi (che sarei io), com'è buona la cioccolata!!
A: eh si Gioi, è proprio squisita!!
G: ...Mimmi, lo sai che io in casa di sotto ho i MARSCIA MELLOU!?!
A: davvero?? E ti piacciono??
G: no, sanno di cacca di lupo.
A: .___.