giovedì 27 marzo 2008

mercoledì 26 marzo 2008

Eeeeeeeeeeh bellino!!!


 



Tempo fa uscendo dalla libreria in via d'Azeglio, mi accingo a togliere la catena dalla bici quando le mie piccole orecchie odono una melodia per loro inconfondibile, mandano un input al mio cervello e io colgo. Immediatamente. Jerry Lee sta cantando dall'altra parte della strada. Mi lancio sul marciapiede e tendo le orecchie. Non capisco da dove viene la musica. Davanti a me c'è solo una legatoria, ma dubito che venga da lì. Non ci penso neanche che magari viene da un appartamento là sopra.
Indecisa sul da farsi e punzecchiata dalla curiosità, appoggio la mano sulla maniglia. Apro la porta e in un attimo realizzo che so proprio 'mbescille. Il locale sembra quasi una cantina, un laboratorio che profuma di cuoio. La signora sulla sessantina dietro il banco da lavoro mi guarda. Io la guardo. Lei mi guarda come a chiedere: "si?"  "E adesso cosa le dico?", penso..
A: Ehm..ero qui fuori e  ho sentito Jerry Lee Lewis che cantava..veniva da qui la musica per caso??"
La signora non sa se compatirmi o pensare che io sia una pazza. Alza il sopracciglio e con la faccia tra lo stupito e il divertito dice: "Mi sa proprio di no ve' "
A: ...okei..grazie..arrivederci..

venerdì 21 marzo 2008

Dopo una lauta cena a base di agnelloabbestia, patate al forno e tartufo bianco affogato al caffè e un bicchierino di amaro del capo, io e il panda ce ne andiamo a nanna.
Dopo essere sopravvissuta al rito del "mi cavo le scarpe e cerco di ucciderti" , ci impigiamiamo, io mi metto a nanna e il panda dopo aver esorcizzato i suoi piedi si mette al pc.
Chi mi conosce sa che quattro secondi su un letto/divano/sedile di automobile sono per me fatali; infatti solo mezz'ora più tardi, nel pieno della prima fase REM, il panda decide di raggiungermi nel mondo di Morfeo. Nonostante la delicatezza per  non disturbarmi, io "mi sveglio" lo stesso:
A: ma te chi cazzo sei!?
P: O.O ...ma Ponci!? ..che dici?
A: Ah no..pensavo..fossi quello...cui noi facciamo capo..
P: Ame ma che dici?? stai sognando!
A: Ma no! ...pensavo fosssi A..perchè prima c'era A e adesso c'è B..
P: ma Ame, ti rendo conto che stai dicendo frasi senza senso?!
A: Ma no (sorridendo)..è che non mi vengono le parole !
P: ma lo sai che domani non ti ricorderai niente?
A: ..non è vero..
P: si, (bascetto) buonanotte!

domenica 16 marzo 2008

Ore 8.30, DOMENICA
"Buuuuaaaaaaaaaaaaaaaaaa"
"Da-aaaaaaaaaaaaaaaai!!"
A: ...
"Da-aaaaaaaaaaaaaaai!!
A: O.O
"Smettila!"
"Daaaaaaaaaaaaaaaaai!!"
A: ...O.O (è che più di così gli occhi non li posso spalancare)
"SMETTILA!!"

Va bene, mi alzo, mi trascino in cucina con un tic da nervoso all'occhio e appena vedo quella bella pentola sul lavandino la tentazione di uscire di casa e tramortire il bimbo del piano di sotto e il suo papà è forte. Anche se basterebbe farmi vedere appena sveglia per traumatizzarlo a vita.

sabato 15 marzo 2008

...quello che mi manca di Cavoleto oltre alla mia casa e al mio lettone adorato e oltre alla componente bucolica, è il clima che c'era tra noi pochi vicini; in principio eravamo sei persone. Prima Peter e Simo, poi anche io e la mia famiglia. E poi Francesco e Stephan, il piccolo "quasi fratello adottivo".. Tutti fatti della stessa pasta. Stavamo (e stiamo ancora) così bene assieme, d'accordo sugli scherzi e sulle battute, sui gusti, da quelli culinari a quelli musicali ..mi mancano le cene con tutto il paese che si poteva riunire intorno ad un unico tavolo, mi manca la pizza cotta in compagnia nel forno comune, mi mancano i tè al pomeriggio davanti al fuoco con la mamma e la Simo e le chiacchiere sulla moda del momento..mi manca il giradischi e la musica a tutto volume perchè tanto non c'è nessuno che potresti disturbare..mi mancano le rose del giardino di Anjelica, perchè tanto con tutto il pollice verde che uno può avere, non saranno mai precise come le sue. Mi manca potermi sdraiare sul divano, mi mancano le risate a tavola e le domeniche mattina nel letto coi miei...mi manca il brunch sempre tutti assieme dietro il bed&breakfast con vista sulla rigogliosa campagna, ogni tipo di delizia da gustarsi e la colonna sonora del Favoloso mondo di Amèlie o di Amarcord in sottofondo, ma soprattutto mi mancano le piccole e piacevolissime sorprese di cui non smetterò mai di stupirmi: ditemi, dove lo trovo un altro gentleman di vicino di casa che di punto in bianco nel pomeriggio telefona a casa e dice:"Ciao Amelita, alle 5 venite da me che preparo l'aperitivo per tutte le donne di Cavoleto". Non c'è bisogno di aggiungere altro, tu arrivi lì in quella splendida casa, lui  fa accomodare te e le altre sui divani, dice "state comode, vi servo io", poi va in cucina, torna con un vassoio pieno di fragole e champagne, e sottolineo fragole e champagne, lo appoggia sul tavolino ma solo dopo aver porto a tutte un calice e ogni tanto si alza per servire un altro giro di fragole. Ditemi dunque, conoscete qualcunaltro così??
(Invidiatemi pure)

venerdì 14 marzo 2008

Ebbene si, non è ancora ufficiale ma dato che partire in Erasmus non è mai stato così facile, io parto. Parto l'anno prossimo, ancora non si sa quando, e mi faccio, se tutto va bene, nove mesi in Francia, tra Tours e i castelli della Loira. Contengo la felicità e non vi anticipo nemmeno un punto esclamativo.

domenica 9 marzo 2008

Sempre pensato di guardarmelo. Mai avuta l'occasione. Lo scarico in 17 minuti.
Niente di particolare all'inizio. Poi il castello. Maggiordomo alla "Aigor" e cameriera con spiccato accento transilvano e carnagione estremamente pallida. Comincia lo spettacolo. Poi il party, lets do the Time Warp again. Strani figuri in frack, esaltati con occhialoni luccicosi da Elton John e cappellini da festa.Comincia a piacermi davvero.Perchè non te lo aspetti. Proprio come i protagonisti, e come loro rimani allibito e ti si alza il sopracciglio per lo stupore. Poi Janet e Brad indietreggiano fino all'ascensore. E appare lui. Impressionante. Quasi maestoso, mi rapisce. Quel trucco così pesante gli calza a pennello. Disegna i lineamenti, marca le espressioni del volto, le labbra, gli occhi. Eccezionale. Stupefacente. Non saprei descriverlo in altro modo.